Ciao!
Da piccolo mi schieravano sempre in difesa nelle partite di calcio.
Non era mestiere nobile, la difesa.
Un gesto accompagnava quell'assegnazione.
Dovevo spostarmi per non dare fastidio a chi doveva vincere la partita.
E se si beccavano gol, la colpa era del difensore invisibile.
Invisibile, se si vinceva.
Responsabile per le sconfitte.
È un po' come la vita.
La vittoria ha molti padri, la sconfitta... un capro espiatorio. Armiamoci e partite. Tutti generali, nessun soldato semplice.
A 40 anni ho deciso.
Voglio passare all'attac... no a centrocampo.
Mi piace impostare il gioco, progettare, scrivere, lasciarmi prendere dall'entusiasmo.
Sono io.
I miei tanti io.
Fragile, debole, ingenuo.
Ma con tanta voglia di vivere.
E di scrivere.
Insieme.
A proposito... mi chiamo Michele
Il cavaliere centrocampista
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Re: Il cavaliere centrocampista
Buongiorno Michele, benvenuto e ben ritrovato anche qui.
Felice di leggere le tue righe: vogliamo scrivere vivendo, vivere scrivendo, il più insieme possibile.
Buona scrittura!
Felice di leggere le tue righe: vogliamo scrivere vivendo, vivere scrivendo, il più insieme possibile.
Buona scrittura!
Re: Il cavaliere centrocampista
Buongiorno Michele, piacere di conoscerti.